Witness Lee (Li Chang Shou) (1905-1997), Movimento delle chiese locali e Living Stream Ministry

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Witness Lee (Li Chang Shou)

La vita

Li Chang Shou (Witness Lee) nacque nel 1905 in Chefoo, nella provincia cinese settentrionale dello Shandong, da una famiglia aderente da tre generazioni alla Chiesa battista del sud (Southern Baptist Convention), presso la cui scuola elementare egli poté studiare, grazie ai grandi sacrifici della madre. Successivamente W. studiò presso il collegio della missione in Chefoo, gestita dai presbiteriani americani.

Finiti gli studi, W. entrò in una chiesa congregazionalista indipendente cinese, e nell’aprile 1925 decise di dedicarsi totalmente alla carriera religiosa: aderì quindi alla Fratellanza, nella forma che seguiva (in contrasto con il pre-tribolazionalismo di John Nelson Darby) la dottrina del post-tribolazionalismo (per cui la chiesa avrebbe dovuto assistere a tutte le tribolazioni degli ultimi giorni del mondo, scatenate dall’ira di Dio, prima di essere rapita in cielo per andare incontro a Cristo), concepita dal teologo Benjamin Wills Newton (1807-1899).

Nel 1932 l’incontro con Watchman Nee, che fu invitato a visitare Chefoo da parte di W. e di altri cristiani locali, ed a parlare presso la chiesa congregazionalista, alla quale W. aderiva. L’azione di Watchman Nee doveva essere molto incisiva, poiché W. si convinse di seguire la sua dottrina ed a fondare la prima “chiesa locale” a Cefoo. Nel 1933 W. decise di abbandonare la sua attività lavorativa e dedicarsi alla vita religiosa a tempo pieno: si trasferì dunque a Shanghai per collaborare più strettamente con Watchman Nee, e fu seguito l’anno successivo dalla propria famiglia. Dal 1934 al 1940 W. divenne editore della rivista The Christian (Il cristiano), oltre a viaggiare intensivamente ed a fondare chiese locali, soprattutto nel nord del paese.

Alla fine del 1942 un grandioso revival religioso, organizzato da W. a Cefoo, portò nuovi adepti e predicatori alla sua chiesa, nonostante il difficile momento per la Cina, occupata militarmente dalle truppe giapponesi, ma attirò anche l’attenzione degli occupanti, che arrestarono W. nel maggio 1943. Rilasciato dopo un mese, dovette ritirarsi per due anni per motivi di salute, indebolita dalla tubercolosi.
Finita la guerra W. riprese la sua attività fino al fatidico 1949, quando la salita al potere dei comunisti cambiò radicalmente la situazione delle chiese cristiane in Cina: Watchman Nee ordinò a W. di trasferirsi a Taiwan e gli affidò la responsabilità della Shanghai Gospel Bookroom (Libreria del Vangelo di Shanghai), che sarebbe diventata in seguito la Taiwan Gospel Bookroom. I due si videro per l’ultima volta nel 1950 a Hong Kong, e Watchman Nee, nonostante l’amico cercasse di convincerlo a non rientrare nella Cina comunista, andò incontro al suo destino: nel 1952 fu arrestato e trascorse gli ultimi 20 anni della sua vita in prigione o in campi di “rieducazione”.

A Taiwan W. proseguì l’opera interrotta, giungendo entro pochi anni al numero di 40.000 seguaci, mentre dal 1958 iniziò la fase di prediche e conferenze nei paesi occidentali (dapprima in Inghilterra e Danimarca, poi dal 1962 in Stati Uniti, dove nel 1974 si trasferì ad abitare in California). In Stati Uniti, ad Anaheim (in California) W. fondò la Living Stream Ministry, la casa editrice ed organizzazione che tuttora fornisce assistenza alle migliaia di chiese locali, sparse per il mondo.  Nel frattempo, egli lavorava alla sua principale opera religiosa: una serie di più di 2.000 messaggi o prediche, tratti dalle sue riflessioni sul Vecchio e Nuovo Testamento. Il tutto, assieme ad una nuova traduzione delle Scritture Sacre, fu pubblicato in cinese nel 1987, ed in inglese nel 1991, per la distribuzione delle quali in USA venne fondata l’agenzia Bibles for America (Bibbie per l’America).

L’espansione delle chiese locali in occidente, grazie al personale impegno di W., si materializzò, secondo una statistica del 1985, in 129.000 fedeli, riuniti in 605 chiese, ma già nel 1996, le chiese, a livello mondiale (escludendo la Cina) erano 2.300.
W. lavorò intensamente fino a pochi mesi dalla morte (l’ultima predica pubblica la tenne nel febbraio 1997): morì di cancro il 9 giugno 1997, all’età di 92 anni, nella California meridionale.

La dottrina e le usanze delle chiese locali

La dottrina delle chiese locali fa ampio riferimento a quella di Watchman Nee, una teologia cosiddetta “protestante liberale” trinitaria che però rifiuta ogni forma di denominazione, o meglio di denominazionalismo: in questo è simile, come si diceva precedentemente, all’impianto dei Fratelli di Plymouth di Darby, con cui ha in comune l’adesione al dispensazionalismo, il pensiero che afferma la distinzione della storia delle relazioni di Dio con l'uomo in sette differenti dispensazioni della Grazia di Dio, intese come periodi in cui l'ordine delle cose terrene è disposto da Dio con una relativa responsabilità data ogni volta all'uomo da parte di Dio.

Il “localismo” è un’altra caratteristica dei fedeli di queste chiese: essi affermano che tutti i credenti cristiani fanno parte di un’unica chiesa universale, il Corpo di Cristo, che si manifesta nelle chiese locali, ma preoccupati dalle divisioni del Cristianesimo in tante denominazioni autonome, essi fondano le loro chiese locali con il principio “una città, una chiesa”. Respingono, infatti, la pratica di fondare congregazioni indipendenti tra loro, affermando l’esistenza di una singola chiesa in una particolare città, semmai, soprattutto se l’agglomerato urbano è molto esteso, vengono aperte più sale d’incontro, che afferiscono ad un’unica chiesa locale, gestita dagli anziani della comunità.

Alcune usanze delle chiese locali hanno portato inoltre a critiche da parte del mondo evangelico tradizionale, come il pray reading (lettura della preghiera) vale a dire la ripetizione continua di frasi della Bibbia o del nome di Gesù, similmente ai mantra buddisti (paragone che comunque i fedeli respingono sdegnosamente); il burning (bruciamento) di oggetti che rappresentano la propria vita prima della conversione; il rifiuto di celebrare tipiche festività cristiane, come il Natale, sostituite da conferenze internazionali.

Del resto, a parte alcuni attestati di stima nei confronti di organizzazioni cristiane, come i sopramenzionati darbisti, i quaccheri, o certe congregazioni battiste, i fedeli delle chiese locali tendono a separarsi dal “sistema” delle chiese cristiane, che considerano oramai degradato.

Le chiese locali oggigiorno

Pur non essendo un’organizzazione ufficiale, le chiese locali si sono man mano espanse in tutto il mondo, partendo dall’estremo Oriente per sbarcare in Stati Uniti ed Europa, e poi in Sud America, Africa e Russia. Non ci sono statistiche ufficiali, ma si stima che le chiese locali raccolgano più di 100.000 (forse 150.000) fedeli, oltre ad alcune decine di migliaia in Cina in rigorosa clandestinità.
Non esiste ovviamente un unico sito ufficiale, ma molte informazioni possono essere dedotte dai siti www.witnesslee.org/ e http://localchurches.org/